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Sanzioni più pesanti per chi impiega lavoratori irregolari

lentepubblica.it • 7 Marzo 2024

sanzioni più pesanti lavoratori irregolariSono entrate in vigore nuove sanzioni più pesanti per le imprese che impiegano lavoratori irregolari: ecco cosa si rischia.


Lo scorso 2 marzo è stato approvato il decreto 19/2024 (il decreto “Pnrr 4”). Tra le misure introdotte, troviamo anche un aumento delle sanzioni amministrative per chi impiega lavoratori irregolari.

Si tratta di una misura importante per contrastare il dilagare del lavoro in nero.

Vediamo allora come cambiano le sanzioni.

Sanzioni più pesanti lavoratori irregolari: ecco come cambiano

Attualmente, la legge prevede che, in caso di impiego di lavoratori subordinati senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro privato (con la sola esclusione del datore di lavoro domestico), si applica una sanzione amministrativa pecuniaria, modulata per fasce, in base alla durata dell’illecito.

Prima dell’introduzione delle nuove misure, le sanzioni andavano

  • Da un minimo di 1800 euro ad un massimo di 10’800 euro per ogni lavoratore irregolare, in caso di impiego del lavoratore fino a 30 giorni di effettivo lavoro;
  • Da 3600 a 21’600 euro per ogni lavoratore irregolare, in caso di impiego del lavoratore, da 31 a 60 giorni di effettivo lavoro;
  • E infine, da 7200 a 43’200 euro per ogni lavoratore irregolare, in caso di impiego oltre i 60 giorni di effettivo lavoro.

Era previsto, inoltre, un incremento del 20% nel caso di impiego di lavoratori stranieri, minori in età non lavorativa e percettori del Reddito di Inclusione.

Le nuove sanzioni

Con le novità introdotte dal decreto “Pnrr 4”, è stato alzato al 30% l’incremento della maxi-sanzione.

Ecco i nuovi importi:

  • Da 1950 a 11’700 euro per ogni lavoratore irregolare, in caso di impiego del lavoratore fino a 30 giorni di effettivo lavoro (in caso di recidiva, si alza da 2400 a 14’400 euro);
  • Da 3900 a 23’400 euro per ogni lavoratore irregolare, in caso di impiego da 31 a 60 giorni di effettivo lavoro (in caso di recidiva, si va da un minimo di 4800 euro ad un massimo di 28’800 euro);
  • Infine, da 7800 a 46’800 euro per ogni lavoratore irregolare, in caso di impiego oltre i 60 giorni di effettivo lavoro (in caso di recidiva sarà da 9600 a 57’600 euro).

La recidiva era stata già introdotta dalla legge 145/2018 e prevedeva un raddoppio della maggiorazione. La misura è stata riconfermata dal DL 19/2024.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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